Ambrogio Calepino, Dizionario di lingua latina
Sala 7Tipografi trinesi dalle origini al 1500
Ambrogio Calepino, Dizionario di lingua latina (1521).
Quarta edizione.
Legatura in pergamena.
Si tratta del dizionario di lingua latina, comprendente anche qualche traduzione in greco, che rese celebre il suo autore, Ambrogio Calepio, detto Calepino (1435-1511 circa), agostiniano e umanista. La prima edizione risale al 1502, alla quale seguì una revisione, con aggiunte e correzioni, pronta nel 1509 o nel 1510, che non vide la luce se non dopo la morte dell'autore. Anche se il dizionario, nella versione del 1502, continuava ad essere stampato, nel 1520 i frati del convento di S.Agostino di Bergamo, depositari della nuova revisione del 1509, la diedero alle stampe a venezia, presso Bernardino Benaglio.
L'esemplare trinese è stato invece stampato nel 1521 da Bernardino Giolito de Ferrari, soprannominato Stagnino.
Il frontespizio del dizionario è ornato nei lati minori da due fregi e in quelli maggiori da due cornici contenenti ciascuna sei ritratti di santi. Marca tipografica con motto "Laus Deo". Al di sotto, nota di possesso di Domenico De Simone. Il testo è in carattere romano, gotico e greco, e presenta capilettera figurati. Alla fine del volume, dopo il Registum, la marca dello stagnino con il cuore e le iniziali. Dopo il colophon, vi era forse un'altra nota di possesso cancellata e coperta con una striscia cartacea, nel contropiatto inferiore una nota posta nell'angolo superiore ricorda la donazione del volume al museo civico da parte di Silvino Borla, il 9 luglio 1978.
Allegata all'esemplare, la descrizione catalografica del 1967 della libreria bolognese dalla quale Borla ha probabilmente acquistato il volume.
Periodo |
:
1521 |
Macro-Sezione |
: Bernardino Giolito detto "Lo Stagnino" |